In questo articolo ci soffermeremo sulle domande frequenti del controllo accessi.
In tanti anni di progettazione di impianti e relativa distribuzione dei prodotti per la gestione del controllo degli accessi, ci siamo sentiti chiedere veramente tante cose. Le più disparate. Ad ogni domanda era oggettivamente necessario dare una risposta tempestiva ed esaustiva. E questo abbiamo sempre cercato di fare. Nella maniera più chiara, facile e possibilmente comprensibile.
Ma cosa i clienti ci hanno chiesto più frequentemente? È possibile riassumere e mettere quindi a disposizione di tutti le principali curiosità, i dubbi più diffusi, gli interrogativi più calzanti e/o importanti?
Ci proviamo qui. Redigendo un piccolo elenco delle domande più frequenti del controllo accessi. Una quindicina circa. Ad uso e consumo di tutti coloro che vorranno “ripassare” quanto già hanno saputo e capito. O per tutti coloro che hanno ancora qualche punto oscuro da chiarire.
1 – Che differenza passa tra un controllo accessi stand-alone ed un controllo accessi gestito con PC e software?
Un sistema di controllo accessi, ovvero un impianto piccolo o grande che sia dotato di un modulo che controlla lo stato fisico del varco, può essere gestito essenzialmente in due modi.
Il più semplice, immediato ed ovviamente meno costoso è quello stand-alone. In questo caso il varco verrà dotato di un semplice lettore, corredato magari giusto di un modulo I/O ubicato in posizione remota per garantirne maggiormente la sicurezza. Non è necessario avere nessun tipo di connettività, perché questi stessi terminali dispongono di memoria interna per la gestione degli utenti. Infatti per mezzo del lettore sarà possibile, tramite il suo tastierino o una tessera master che a volte viene data in dotazione, inserire gli utenti autorizzati all’ingresso, ovvero gestire alcune minime funzioni associate al varco.
Nel caso invece occorra qualcosa di più complesso e strutturato, sarà opportuno installare una o più centraline per il controllo degli ingressi corredate da un software di gestione da installare su computer. In questo caso il software consentirà di importare una serie innumerevole di funzioni per una completa amministrazione dell’impianto di controllo accessi. Con una elevato ritorno anche in termini di sicurezza. Infatti il software consente il controllo completo di tutti coloro che entrano ed escono da una determinata area, ovvero in questo caso ci si trova in presenza di un sistema gestionale molto avanzato.
2 – E possibile passare da un tipo di impianto stand-alone all’altro con software/PC?
Quando si installa un sistema stand-alone vi è la possibilità di utilizzare una famiglia di lettori, cosiddetti “convertibili”, che ci consentiranno in futuro di poter eventualmente ampliare e modificare l’impianto rendendolo gestibile per mezzo di centraline e software. Diversamente, ovvero utilizzando un semplice lettore stand-alone, non sarà possibile passare da una tipologia di impianto all’altro.
Questo dettaglio apparentemente insignificante dovrebbe in realtà essere tenuto molto in considerazione. Infatti, seppur a parità di costo, l’adozione inziale di lettori convertibili potrebbe in futuro farci risparmiare tempo e denaro se ci fosse veramente la necessità di trasformare un impianto “semplice” in uno più complesso e strutturato.
3 – Cosa occorre per installare un controllo accessi?
Montare un impianto di controllo accessi è una attività molto meno complicata di quello che possa apparire, soprattutto in presenza di un lettore che lavorerà in stand-alone. In effetti per i primi approcci può essere utile partire proprio da questa tipologia di prodotti. Avendo magari alle spalle un fornitore di tali dispositivi che possa dare un supporto tecnico iniziale da remoto o in presenza.
Ma anche passare alla installazione di impianti più complessi richiede alcune accortezze che non è troppo difficile conseguire. Ed a tal proposito vi invitiamo a rileggere una serie di considerazioni che possono essere davvero utili e propedeutici per chi si accinga a impiantare un controllo degli accessi.
Leggi i consigli a questo link: CONSIGLI INSTALLATIVI
4 – Cosa è un controllo accessi a mani libere?
Grazie alla tecnologia RFID è possibile progettare e realizzare tutta una serie di soluzioni molto pratiche in cui non è necessario presentare manualmente all’ingresso un TAG o un badge o digitare un codice per entrare. Ma anzi è possibile farlo “a mani libere”, transitando attraverso un varco senza ad esempio staccare le mani dal veicolo che si sta guidando.
Per mezzo infatti di lettori UHF o videocamere per lettura targhe o altri dispositivi progettati allo scopo, gli utenti avranno la possibilità di accedere alle varie aree in modo sicuro, veloce e non invasivo, ovviamente se autorizzati.
5 – Posso installare il controllo accessi in alcune zone della mia azienda ed in altre no?
È assolutamente possibile utilizzare in controllo accessi anche in modo parziale. Ovvero installando i dispositivi solo dove si ritenga più opportuno e necessario anziché in maniera massiva su tutti i varchi.
Le aree che maggiormente vengono controllate secondo la nostra esperienza sono quelle più “sensibili” riguardo alla presenza di materiali e macchinari (il magazzino e l’area di produzione ad esempio) oppure riguardo alla presenza di dati (gli uffici commerciali e amministrativi).
Le grandi aziende (ma anche i grandi complessi condominiali o commerciali) utilizzano spesso il controllo nei parcheggi aziendali, di modo da consentire l’ingresso nell’area dei parcheggi solo ai dipendenti o ai visitatori che hanno avuto un codice temporaneo per entrare.
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