Le domande frequenti del controllo accessi (seconda parte)

di | 6 Dicembre 2023

domande sul controllo accessiNella prima parte dell’articolo dedicato alle domande frequenti del controllo accessi abbiamo preso in rassegna già svariati quesiti tra quelli che ci vengono sottoposti più frequentemente dai nostri clienti installatori.

Riprendiamo adesso il nostro excursus sulle domande frequenti del controllo accessi partendo da un interrogativo abbastanza diffuso:

 

6 – É possibile integrare il controllo accessi con altre piattaforme gestionali aziendali?

Il controllo accessi è un sistema che si integra molto facilmente con altre piattaforme. Per creare auspicabilmente un unicum sia in contesti aziendali che in ambito abitativo.

In casa ad esempio la gestione dell’accesso diventa parte di un ecosistema integrato che gestisce tutto l’habitat. In partnership appunto con l’antifurto, la videosorveglianza e la videocitofonia. Contribuendo peraltro ad elevare di molto gli standard della sicurezza e del confort abitativo.

Parimenti in un ambito aziendale. In cui anzi tale integrazione è auspicabile e sempre più diffusa. Non solo con la videosorveglianza e l’allarme, ma in questo caso anche con il sistema di controllo presenze dei dipendenti.

 

7 – Scegliere un prodotto costoso o uno economico?

Lettore entry levelÈ questa una domanda fondamentale che ci viene spesso posta. A volte chiedendo semplicemente quotazioni in parallelo sia di prodotti di fascia alta che di fascia entry level.

A nostro parere un fattore di base da cui partire al fine di ottenere un risultato certo e durevole è appunto la qualità del prodotto che andremo ad installare. Che certo spesso inutile negarlo è inversamente proporzionale al prezzo che abbiamo pagato.

supporto tecnico da remotoNon va comunque sottovalutato neppure il fatto che vi sono attualmente prodotti entry level che assicurano anche una buona tenuta qualitativa. E che, viceversa, a volte il costo di un prodotto “di marca” non sempre motiva lo sforzo economico necessario per l’acquisto.

Quindi ci sentiamo di rispondere che anche un prodotto di fascia più economica può essere utilizzato in installazioni professionali. Purché si tratti di un dispositivo di cui viene garantito supporto ed assistenza. Un canale distributivo solido e riconoscibile è quindi fondamentale in tal senso. Perché garantisce per associazione che, anche per un prodotto non troppo costoso, sarà poi fatta comunque in maniera responsabile adeguata assistenza e dato il supporto tecnico opportuno e necessario, magari da remoto.

 

8 – Meglio una credenziale tradizionale o una NFC?

credenzialiNon esiste una credenziale di accesso migliore a priori.

Quelle tradizionali, tipo il PIN o il badge, svolgono da anni la loro funzione, in maniera efficiente e sicura.

La credenziale NFC, ovvero la tecnologia di prossimità che fornisce connettività wireless, permette appunto di credenziale mobilesostituire le credenziali fisiche con quelle mobili. Poter accedere in modalità contactless (ad esempio per mezzo del proprio smartphone) porta sicuramente dei vantaggi pratici. Ad esempio non occorrerà più ricordare un codice di accesso o avere sempre con sé un badge.

10ACRL-AYK35Sarà insomma a discrezione dell’utente optare per un tipo di credenziale o per l’altro, in base alle esigenze dell’impianto.

Sempre più spesso i produttori concentrano in un unico lettore la possibilità di scegliere quale credenziale utilizzare, ovvero vi sono molti lettori che consentono ad esempio di servirsi di credenziali multiple (ad es. lettore 10ACRL-AYK35) sia tradizionali che di ultima generazione.

 

9 – É preferibile scegliere la tecnologia RFID Mifare o quella Electronics Marine?

lettori di badgeFino a qualche anno fa i lettori (e quindi le tessere) a 125 kHz EM erano i più utilizzati in assoluto, sia per ragioni storiche sia per la loro economicità.

Ma i lettori Mifare, che lavorano a 13,56 MHz, stanno rapidamente guadagnando terreno man mano che il loro costo (e quello dei relativi badge/tag) si sta allineando a quello dei lettori a 125 kHz. In molti paesi, anzi, sono ormai la tipologia di lettori RFID prevalente nel controllo accessi. Grazie alla maggiore sicurezza di questo standard e alla capacità di inserire sulle tessere quantità non trascurabili di dati, fino a 4kB.

Biglietto cartaceo per controllo accessiAltri vantaggi di questo standard risiedono nella possibilità di utilizzare un protocollo di trasmissione criptato (Mifare DESFire), o nell’esistenza di versioni di tag montati su supporto cartaceo a basso costo e pensate appositamente per la bigliettazione elettronica (Mifare Ultralight).

Insomma ad oggi forse, in caso di nuove installazioni, potrebbe essere preferibile scegliere Mifare.

 

10 – È possibile subentrare al controllo accessi che già abbiamo in azienda ed è diventato obsoleto?

Software controllo accessiSolitamente, per impianti che sono stati progettati e realizzati con prodotti di fascia medio/alta, è possibile sicuramente aggiornare e continuare ad utilizzare un controllo accessi seppur installato molti anni prima.

Generalmente si tratta di aggiornare il software alla versione più recente, importando contestualmente nel nuovo database tutti i dati pregressi (ad esempio i nominativi degli utenti, i relativi codici e autorizzazioni associate, ecc.).

10ACRL-AYK20BI grandi produttori tendono anche a mantenere nel tempo le linee di prodotti. O piuttosto a fare qualche minimo restiling. Di modo da non perdere una uniformità estetica pur nella progressione della tecnologia. Cosicché, seppur a distanza di molti anni, in genere è possibile anche aggiungere dispositivi nuovi ad un vecchio impianto in maniera esteticamente omogenea.

 

Continua nella TERZA e ultima parte

 

foto di proprietà + Rosslare Security + pixabay.com

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