Abbiamo a volte parlato, all’interno di questo blog che tratta prevalentemente di tematiche inerenti al controllo accessi, anche di rilevamento delle presenze. Ma abbiamo abbastanza chiara la diversità tra controllo accessi e rilevamento delle presenze? Come si gestiscono i due tipi di sistemi? Sono complementari o possono essere anche del tutto indipendenti?
In effetti entrambi i sistemi riguardano, all’interno di una azienda, la gestione del personale. E vengono tutti e due 
utilizzati al fine di garantire maggiore sicurezza e funzionalità sul luogo di lavoro. Sono quindi in partenza sicuramente correlati.
Ma le similitudini per lo più si fermano qui. Infatti occorre subito precisare che il fine dei due sistemi è notevolmente diverso. Si tratterà quindi di capirne le peculiarità e optare poi per uno dei due in base a cosa ci aspettiamo di gestire.
Controllo accessi
Il controllo degli accessi è un sistema utilizzato per regolare l’accesso a specifiche aree o risorse. Di modo da poter determinare appunto chi ha il permesso di entrare in luoghi precisi o accedere a ben definite risorse (ad esempio edifici, uffici, stanze, parcheggi, aree aziendali, magazzini, ecc.).
Il controllo degli accessi può essere gestito attraverso l’utilizzo di dispositivi come TAG, tessere magnetiche, codici PIN, badge RFID, lettori biometrici o altri tipi di credenziali digitali.
Si concentra quindi sulla gestione e sulla sicurezza degli accessi alle aree sensibili o riservate. Per limitare l’ingresso solo a persone autorizzate, mantenere la sicurezza delle informazioni e prevenire illecite intrusioni.
Controllo presenze
Il controllo delle presenze invece è un sistema utilizzato per registrare e monitorare l’orario di arrivo e di partenza dei dipendenti in un determinato luogo di lavoro. Ed il suo principale obiettivo consiste nel tenere traccia appunto della presenza dei dipendenti. Controllandone l’assenteismo, le trasferte, i permessi, le ferie, le malattie, le pause, ecc. Insomma verificare il tempo di lavoro effettivo del personale al fine di calcolare le ore lavorate per la retribuzione.
Il controllo delle presenze può essere effettuato mediante diversi metodi. Ad esempio registri cartacei e cartellini da timbrare fisicamente. Ma anche, sempre più spesso, timbrature elettroniche tramite badge o PIN su specifici lettori. Che verranno poi gestite mediante un software dedicato.
Gestione dei relativi dati e processi
In entrambi i casi comunque occorre che le aziende si dotino di tecnologie piuttosto evolute per gestire in modo opportuno ed idoneo i dati di accesso o di presenza di cui entreranno in possesso. E con un occhio, in entrambi i casi, alle adeguate politiche della sicurezza e della privacy dei propri dipendenti.
Anche per questo motivo, ovvero poiché le normative possono sembrare similari ma presentano in realtà fondamentali differenze, molte aziende preferiscono gestire separatamente i due tipi di processi. Dotandosi di due sistemi distinti. Uno dedicato alla regolamentazione del transito del personale interno e dei visitatori esterni. L’altro per controllare e riassumere il tempo lavorativo del proprio dipendente.
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CONTROLLO ACCESSI |
RILEVAMENTO PRESENZE |
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APRIRE UN VARCO: l’utente deve aprire una porta, un cancello, una sbarra, ecc. per entrare dentro un’area delimitata e protetta quale una azienda, un parcheggio, un condominio, ecc. |
TIMBRARE: l’utente deve timbrare l’inizio e la fine del proprio turno di lavoro, o le relative trasferte, pause, ecc. |
| REGOLE:
permessi, limitazioni, fasce orarie, zone orarie, gruppi di accesso, monitoraggio e registrazione operazioni, allarmi, produzione report, ecc. |
REGOLE:
registrazione orari del dipendente, esportazione dati per il consulente paghe |
| RISORSE:
badge, PIN, impronta digitale, QR code, NFC, ecc. |
RISORSE:
cartellino cartaceo, badge, PIN |
Chiamaci se hai necessità di un controllo accessi o di un controllo presenze. Troveremo la soluzione adatta alle tue esigenze.
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