Ci siamo intrattenuti ad analizzare, nella prima parte di questo articolo, gli eventuali fantasiosi originali collegamenti tra controllo accessi e fantascienza. Ed abbiamo visto che tutto sommato vi sono oggi sul mercato, o allo studio, dispositivi e tecniche che sembrano uscite direttamente da film o libri futuristici.
Ma molti altri sono gli spunti e le tecnologie che possiamo connettere a letteratura e cinematografia fantascientifica.
Quali sono? Ed hanno attinenza con la realtà del controllo accessi? Cominciamo intanto ad analizzarle.
Intelligenza Artificiale Avanzata
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- Ispirazione fantascientifica: la fantascienza ha esplorato da tempo l’idea di intelligenze artificiali autonome e spesso capaci di superare l’intelligenza umana. In 2001: Odissea nello Spazio HAL 9000 è un esempio di AI che diventa autonoma e pericolosa, esplorando il concetto di intelligenza che trascende il controllo umano. In Blade Runner e Do Androids Dream of Electric Sheep? di Philip K. Dick, i replicanti sono esseri sintetici con intelligenza avanzata, sollevando nuovi interrogativi su cosa significhi essere veramente “umano”.
- Tecnologia attuale: Oggi l’intelligenza artificiale si è diffusa in settori come la salute, il marketing, la logistica e la guida autonoma tanto per fare alcuni esempi. Sistemi di deep learning, come GPT-3 e successori (utilizzati anche in assistenti virtuali come Siri e Alexa), imparano a riconoscere modelli nel linguaggio, nelle immagini o nei comportamenti. Sebbene non abbiano ancora una vera “coscienza” o autonomia come nella fantasia, l’intelligenza artificiale sta evolvendo rapidamente. Alcune preoccupazioni etiche sollevate dalla science fiction – come l’autonomia delle macchine e il loro impatto sul lavoro umano – sono già al centro del dibattito.
Realtà Virtuale (VR) e Realtà Aumentata (AR)
- Ispirazione fantascientifica: Nel film Matrix, i protagonisti si collegano a un mondo virtuale così realistico da essere indistinguibile dalla realtà. Il concetto di “immersione” totale in un’altra realtà è centrale in molte opere, incluso Tron, dove i protagonisti vengono letteralmente “assorbiti” dentro un mondo digitale.
- Tecnologia attuale: Con l’avvento di visori VR come Oculus Rift e AR come HoloLens, possiamo già interagire in mondi virtuali e sovrapporre dati digitali alla realtà fisica. La realtà virtuale viene utilizzata nel gaming, ma anche nella simulazione e formazione in ambiti come medicina e ingegneria. La realtà aumentata ha applicazioni che spaziano dall’intrattenimento all’industria (con visualizzazioni di dati in tempo reale su macchinari). In futuro, si prevede l’espansione di questi mondi virtuali, rendendoli indistinguibili dalla realtà, in un parallelismo molto simile a ciò che vediamo nella fantascienza.
Nanotecnologia
- Ispirazione fantascientifica: La nanotecnologia è un tema centrale in molte opere fantascientifiche. In Prey di Michael Crichton, gli scienziati creano nanobot autoriproducenti che diventano fuori controllo. I Vendicatori: Endgame esplora l’uso della nanotecnologia per armature e dispositivi incredibilmente avanzati e adattabili.
- Tecnologia attuale: Oggi, la nanotecnologia è in fase di sviluppo per applicazioni in campo medico (come nanobot che possono somministrare farmaci direttamente alle cellule malate) e nella creazione di nuovi materiali (come il grafene, estremamente resistente e leggero). Anche se siamo lontani dai nanobot autonomi visti nella fantascienza, i progressi in questo campo potrebbero trasformare radicalmente settori come la costruzione, la medicina e la robotica.
Viaggi nello spazio e colonizzazione di altri pianeti
- Ispirazione fantascientifica: Da Star Trek a Dune, la colonizzazione di altri mondi è un tema classico di un certo tipo di letteratura visionaria. Dune esplora la vita su pianeti desertici come Arrakis, con tutte le sfide di sopravvivenza. Star Trek propone una Federazione di Pianeti Uniti che viaggia nello spazio utilizzando tecnologie avanzate come il motore a curvatura per superare i limiti della velocità della luce.
- Tecnologia attuale: Le missioni spaziali sono in continua evoluzione. Con SpaceX, Elon Musk ha inteso fondare nel 2002 una società con il preciso intento di creare le tecnologie per ridurre i costi di accesso allo spazio ed aprire la strada alla colonizzazione di Marte. La Stazione Spaziale Internazionale (ISS) rappresenta una prima forma di “colonizzazione” umana nello spazio. E progetti come Artemis mirano a costruire avamposti sulla Luna. Anche se i viaggi interstellari sono ancora lontani, i progressi nella propulsione a fusione o nella fisica quantistica potrebbero aprire nuove frontiere in tempi non lontanissimi.
Interfacce Cervello-Computer (BCI)
- Ispirazione fantascientifica: Opere come Ghost in the Shell e Matrix esplorano la possibilità di collegare direttamente la mente umana a un computer, permettendo il controllo di macchine o l’ingresso in mondi virtuali. In Neuromancer di William Gibson, i protagonisti “navigano” nel cyberspazio collegando direttamente il loro cervello ai sistemi digitali.
- Tecnologia attuale: Neuralink di Elon Musk è una delle aziende più avanzate in questo campo. Sviluppando impianti cerebrali che potrebbero permettere di controllare dispositivi con il pensiero. Le BCI (Brain-Computer Interfaces) cominciano ad essere utilizzate in ambito medico per aiutare persone con disabilità motorie e comunicative a controllare protesi robotiche. Nel futuro, potrebbero ampliare le capacità cognitive e fisiche degli esseri umani, rendendo realtà scenari che sembravano totalmente improbabili solo fino a qualche anno fa.
Robotica Umaniforme
- Ispirazione fantascientifica: Isaac Asimov ha esplorato il tema dei robot umanoidi, sviluppando le famose “Tre Leggi della Robotica” che regolano il comportamento dei robot per garantire la sicurezza umana. Nella serie televisiva del 2016 Westworld, i robot umanoidi diventano così avanzati da confondersi con gli esseri umani, sollevando domande su coscienza e diritti.
- Tecnologia attuale: Robot come quelli di Boston Dynamics, che possono camminare, correre e saltare, rappresentano solo l’inizio di un processo che si ritiene ormai irreversibile. I progressi nell’AI permettono ai robot di svolgere compiti complessi, come assistenza medica, pulizia o operazioni di soccorso . In futuro, robot umanoidi sempre più sofisticati potrebbero diventare parte integrante della nostra vita quotidiana. E divenire assistenti personali o lavoratori automatizzati che svolgano attività che potrebbero essere pericolose per l’uomo.
Clonazione e Manipolazione Genetica
- Ispirazione fantascientifica: In Jurassic Park, la clonazione di dinosauri solleva questioni etiche e pratiche sulla manipolazione genetica. Nel romanzo del 1932 Il mondo nuovo di Aldous Huxley, l’umanità è divisa in caste geneticamente modificate, mostrando un futuro distopico basato sul controllo genetico, venendo presagito un nuovo inquietante modello di società.
- Tecnologia attuale: La clonazione è già una realtà (la pecora Dolly è stata il primo mammifero clonato) e la tecnologia CRISPR consente modifiche genetiche con una precisione senza precedenti. Sebbene siamo ancora lontani dalla clonazione umana o dalla creazione di “superumani”, la possibilità di correggere malattie genetiche o migliorare le caratteristiche umane è sempre più vicina, sollevando anche i relativi dilemmi etici.
Teletrasporto e Viaggi nel Tempo
- Ispirazione fantascientifica: Il teletrasporto è stato reso popolare da Star Trek, con la famosa frase “Beam me up, Scotty!”(“Teletrasportami, Scotty!”). I viaggi nel tempo sono un tema chiave del film Ritorno al Futuro e del romanzo La macchina del tempo di H.G. Wells, esplorando le conseguenze di alterare il passato con il presente ed il futuro.
- Tecnologia attuale: Anche se il teletrasporto fisico è davvero ancora fantascienza, sono stati compiuti progressi nel teletrasporto di energia quantistica. Questi sviluppi potrebbero rivoluzionare la comunicazione e la sicurezza dei dati, portandoci verso un futuro in cui il trasferimento di informazioni diventa istantaneo. Pur sembrando insomma ancora un campo di indagine prettamente teorico, in realtà alcune applicazioni pratiche hanno aperto la strada a computer quantistici con elevatissime prestazioni e a metodi di crittografia ancora più sicuri.
Futuro da fantascienza nel controllo accessi?
La fantascienza ha insomma da sempre stimolato l’immaginazione e incoraggiato gli scienziati e gli ingegneri a superare i limiti del possibile. Le tecnologie che vediamo oggi, molte delle quali sembravano impossibili pochi decenni fa, potrebbero essere solo l’inizio di ciò che ci aspetta in un prossimo futuro .
E nel controllo accessi? Ulteriori novità? Imminenti trasformazioni rivoluzionarie che renderanno concreta quella che una volta era solo immaginazione utopistica?
Per il momento non sembrano incipienti grandi sovvertimenti in questo campo. Ma del resto alcune cose precedentemente accennate potrebbero avere ricadute anche in questo ambito. Come già accennato nella prima parte di questo articolo.
Ad esempio sono attualmente in fase di sviluppo scanner cerebrali che potrebbero un giorno permettere un’autenticazione basata sui segnali cerebrali, migliorando la sicurezza senza contatto fisico. Così come vi sono allo studio la possibilità di mettere in comunicazione il cervello umano al computer ed altri dispositivi elettronici tramite le onde cerebrali.
Anche l’uso del DNA come chiave di accesso è una tecnologia emergente. L’autenticazione basata su DNA potrebbe rivoluzionare il campo, offrendo un livello di sicurezza senza precedenti.
Pur non volendosi soffermare sui pro ed i contro di tali ipotetici “balzi nel futuro”, peraltro facilmente intuibili (costi elevati, preoccupazioni per la privacy e la raccolta di dati sensibili, questioni etiche, ecc.) non ci rimane che concludere questo nostro curioso excursus segnalando che vi potrebbero essere con molta probabilità in futuro degli standard di riconoscimento con sicurezza molto più elevata e “personalizzata” rispetto ad oggi. Con difficoltà enormi, se non impossibili, di replicazione. E per contro di grande comodità per l’utente.
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