Quali gli andamenti di mercato del controllo accessi?
Come a volte faccio in questi articoli, mi piace cominciare a parlare di cose che ho conosciuto e sperimentato in passato.
Andamenti di mercato del controllo accessi in un esempio concreto
Prendiamo ad esempio in considerazione quello che accadde nell’azienda per la quale ho lavorato fino a un paio di anni fa.
La commercializzazione dei prodotti di controllo accessi cominciò in sordina e rimase una situazione di nicchia per diverso tempo.
Mentre il settore del TVCC cresceva con percentuali molto elevate e rapide, quello per le soluzioni della rilevazione degli ingressi stentò a decollare. Anzi subì pure una piccola flessione.
Motivi? Innanzi tutto la scarsa conoscenza da parte dei clienti di ciò che questa branca della sicurezza poteva offrire.
Ma sicuramente anche la minore familiarità iniziale di tutti gli enti preposti a questo ramo aziendale (me compresa…). A partire proprio dai colleghi del reparto commerciale, che non erano del tutto esperti e forse preferivano pubblicizzare e vendere prodotti più consolidati e conosciuti.
Inversione di tendenza
Eppure l’inversione di tendenza era dietro l’angolo. Nel giro di un quinquennio il fatturato cominciò a salire e senza cedimenti diventò percentualmente sempre più stabile e importante rispetto al fatturato aziendale totale.
Ma fu solo un episodio di quella realtà societaria? O c’era un mercato che specularmente si muoveva? Era un incremento episodico, o le aziende del settore vivevano il medesimo progresso?
L’industria del controllo accessi elettronico era, ed è tutt’oggi, oggettivamente molto in divenire. Dal 2014 al 2015 il mercato globale è cresciuto del 5,8% in Europa, Medio Oriente e Africa (EMEA), ed i tassi sono in costante aumento. Secondo gli ultimi rapporti, il tasso di crescita annuo nel 2016 si è assestato intorno al 7,5%, mentre si ipotizza addirittura un tasso annuo a due cifre da qui al 2020.
In Italia in effetti i risultati non sono sempre stati all’altezza delle suddette proiezioni, ed in vari casi si è assistito ad una certa stagnazione. Eppure ci si aspetta una impennata da questo anno in poi, in linea con le stime di crescita previste da più parti (il mercato in Cina, Giappone e India è valutato crescere fino al 2020 ad un tasso annuo dell’11,3%, mentre quello del Nord America dell’11,1%).
Alcuni segnali di importante inversione di marcia si stanno già evidenziando. Ad esempio nel mercato del digitale in Italia, che nel 2016 si è accresciuto dell’1,8%. Secondo lo studio di settore Plimsoll, le aziende italiane più affermate del mercato “controllo accessi/rilevamento presenze” hanno avuto mediamente un tasso di crescita dell’8% nell’ultimo anno, con punte anche superiori.
Esigenze di sicurezza integrata
Del resto le esigenze della società in termini di sicurezza continuano a crescere, e la tecnologia dell’identificazione segue evidentemente questo corso.
Un esempio “pratico”? Su cinque studi di progettazione contattati, mediamente quattro sono disponibili ad approfondire la conoscenza almeno generica (ma più spesso addirittura tecnica) dei prodotti legati alla rilevazione degli ingressi. Un dato sperimentato, ed innegabilmente emblematico.
In molti casi si comincia anche ad assistere ad una richiesta “integrata” tra i prodotti storici della sicurezza (allarmi e videosorveglianza ad esempio) e quelli dell’access control. In una ottica di funzionalità sempre più rapida, efficiente e sicura: non importa solo “quando” si entra in un locale o in un condominio o in un parcheggio, ma piuttosto e soprattutto “chi” entra. Gli allarmi scattano non all’ingresso indefinito di un utente, ma solo all’ingresso dell’utente non autorizzato.
Progresso del settore
La stessa urbanizzazione, processo ormai inarrestabile fin dal secolo precedente, richiede la ricerca di nuove e sempre più appetibili soluzioni. C’è chi scommette che da qui a qualche anno le nostre case saranno dotate di sistemi di entrata molto più evoluti degli attuali. E prodotti quali le serrature elettroniche (o qualsiasi altro tipo di sblocco automatico) diverranno di utilizzo comune. Gli incalzanti sviluppi tecnici arriveranno insomma prima a lambire e poi a conquistare anche i nostri spazi abitativi.
Infine, duole dirlo ma non possiamo esimerci dal segnalarlo, il progresso del settore può essere attribuito anche alle rilevanti e sempre più crescenti minacce alla sicurezza personale a cui si assiste quasi quotidianamente. Un processo che sembra per il momento quasi irreversibile. E che induce alla ricerca di possibilità e mezzi ulteriori di difesa e salvaguardia di uomini, cose e territori.
Una sfida che occorre raccogliere, e rapidamente, nell’interesse della intera collettività.
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