Sicurezza 2017 e controllo degli accessi

di | 22 Novembre 2017

Una visita a Sicurezza 2017

Sicurezza 2017

Si è conclusa da pochi giorni Sicurezza 2017, la biennale milanese dedicata alla Security, che costituisce il maggiore evento italiano del settore.

È stata una edizione con numeri importanti, sia di espositori (molti anche gli stranieri) che di visitatori. L’abbiamo visitata per “curiosare” e capire quali siano le tendenze del mercato. Ne diamo un breve resoconto in questo articolo, per chi non ha potuto partecipare direttamente alla fiera.

Meno videosorveglianza (pura), più controllo accessi e integrazione

La prima cosa che abbiamo notato è un calo di proposte per quanto riguarda la videosorveglianza, che spadroneggiava nelle scorse edizioni. A quanto dicono gli esperti, pare che il relativo mercato stia vivendo in questo momento una fase di concentrazione verso un numero ristretto di produttori. Almeno per quanto riguarda la fascia entry level in Italia.

Di contro, abbiamo visto con soddisfazione un discreto aumento di aziende che esponevano soluzioni per il controllo accessi, sia come prodotto a sé stante, sia integrato in piattaforme capaci di mettere insieme e correlare tra loro telecamere, varchi e allarmi di vario genere.

Un esempio su tutti, noto appunto per la sua notevole apertura verso le soluzioni di terze parti e per il suo “ecosistema”, è quello di Milestone System. L’azienda danese raccoglieva come al solito sotto il suo ombrello molti altri partner di natura diversa, tra i quali anche quelli indirizzati al controllo fisico degli accessi.

visita a sicurezza 2017

Tendenze riscontrate a Sicurezza 2017

Vagabondando per i padiglioni e gli stand alla ricerca di novità e di conferme, ci è capitato di osservare diverse “tendenze”. Vogliamo portare alla vostra attenzione quelle più consolidate, elencate qui sotto in ordine sparso.

Dispositivi sempre più “intelligenti”

Con l’avanzare della tecnologia, che mette a disposizione non solo processori e componenti con prestazioni continuamente crescenti, ma anche ambienti di sviluppo e di prototipazione rapidi, gli apparati si stanno dotando di funzionalità impensabili fino a qualche anno fa, a costi accessibili. Dai lettori biometrici multimodali, ai controllori con sistema operativo a bordo, dai sistemi distribuiti peer-to-peer a quelli integrati con le reti e il cloud.

Integrazione con altri sistemi

Più che una tendenza questa è ormai una via tracciata che nessuno mette in discussione, vista la necessaria convergenza tra i molteplici (sotto)sistemi di sicurezza.

Esistono ad oggi essenzialmente due strade:

  • quella della centralizzazione dei soli eventi verso un “gestore” che li mette in relazione tra loro e ne consente il monitoraggio integrato (vedi la già citata piattaforma di Milestone System), lasciando ai singoli sottosistemi la gestione delle proprie configurazioni;
  • l’utilizzo, specie in impianti grandi ed eterogenei, dei cosiddetti software PSIM (Physical Security Information Management)

Possibile integrazione con l’home automation

Nel Padiglione 3, in contemporanea con Sicurezza 2017 si teneva “Smart Building Expo”, l’appuntamento dedicato alla home automation.

L’esistenza di protocolli molto diffusi come LonWorks e KNX rende infatti proponibili (e auspicabili) delle soluzioni integrate con il mondo della security.

Introduzione massiccia delle reti e del Web

Sebbene resistano ancora i “vecchi” bus seriali, come RS-485 e similari, è innegabile lo spostamento non solo in favore delle reti Ethernet e i protocolli TCP/IP, ma anche verso l’utilizzo del web e delle app su smartphone. Tant’è vero che molti controllori standalone mettono ormai a disposizione anche un web server per la programmazione e il monitoraggio.

Utilizzo delle tecnologie wireless

Che si tratti del Bluetooth (per l’identificazione degli utenti e la programmazione di controllori standalone), dell’NFC (Near Field Communication, il relativamente recente sistema di connessione wireless già presente in molti smartphone), o del datato GSM, in diversi hanno pensato di utilizzare queste tecnologie nel campo del controllo accessi. I risultati sono spesso interessanti, specialmente per quanto riguarda l’identificazione personale tramite l’onnipresente smartphone, invece che utilizzando tessere e tag RFID.

Considerazioni finali

L’edizione di Sicurezza 2017 è stata sicuramente molto significativa e incoraggiante, sia a detta degli organizzatori che degli addetti ai lavori. Ce la sentiamo senz’altro di confermare tale giudizio.

Per quanto riguarda il controllo accessi, ci sono diversi indizi per sostenere che il settore è alla vigilia di una fase di apertura e di standardizzazione, come già successo per esempio con le telecamere di rete un decennio fa. Prova ne è che sia il forum ONVIF sia quello PSIA (i due maggiori standard de facto per l’interoperabilità dei dispositivi usati nell’industria della sicurezza) hanno varato degli specifici profili dedicati al controllo fisico degli accessi.

Se tali previsioni saranno confermate dai fatti, si assisterà ad una ancora più decisa convergenza tra i vari sottosistemi di sicurezza, utilizzando come infrastrutture comuni le reti TCP/IP. Lo stesso fenomeno avverrà anche verso altri “mondi paralleli”, come quello della building automation, per esempio.

Non tutti se lo augurano o lo ritengono un bene a prescindere, soprattutto per motivi di sicurezza informatica. Difficile dargli torto (in alcuni casi) ma, come detto in precedenza, il persorso è ormai segnato e sarà solo questione di tempo.

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